martedì 5 luglio 2011

Bagagli, come evitare il sovrapprezzo!, (da yahoo viaggi)

Grande invenzione il bagaglio a mano. Si risparmia tantissimo tempo e si viaggia più tranquilli con la certezza che almeno le cose importanti non finiranno nella lista nera dei bagagli smarriti o ‘trafugati’. Ma quanto ci costa? Se si rispettano le regole è un servizio gratuito. Questo almeno fino a quando le compagnie aeree non seguiranno l’esempio della Spirit Airlines, che, prima e unica al mondo, ha deciso di far pagare la bellezza di quarantacinque dollari per ogni collo che non si riesce a infilare sotto il sedile anteriore.

Rispettare le norme non è però così semplice. Sulle dimensione del bagaglio, tranne qualche millimetrica eccezione, ci viene in aiuto la 'regola del 115'. Metro alla mano: altezza, larghezza e lunghezza sommati non devono superare i centoquindici centimetri, rotelle e manico compresi.
Appena si inizia a parlare di peso però entriamo nel mondo dell'anarchia. Si va da un minimo di cinque chilogrammi della compagnia olandese Transavia ai diciotto permessi a chi viaggia in prima classe, da AirFrance. Passando per la British Airways che consente di portare oltre al trolley delle dimensioni indicate, anche una borsa per il laptop o una borsa da donna. In questo caso la selezione è ‘naturale’: non ci sono limiti di peso ma puoi imbarcare solo i chili riesci a sollevare. Ognuno deve infatti essere in grado di riporre da solo il proprio bagaglio nell'apposito scompartimento.

L’assenza di riferimenti precisi e validi per tutti crea confusione e l’inevitabile 'nervosismo’ nel momento in cui il passeggero si vede costretto a pagare svariati euro al chilo per riuscire ad imbarcare il proprio bagaglio. Ed è qui, in questa terra di mezzo, che inizia il vero business delle compagnie aeree. Ormai il vecchio biglietto 'all inclusive' è andato in pensione, per riproporsi oggi disaggregato in tante voci: entrate ausiliarie per le imprese, pagamenti extra per il passeggero. Ovviamente il supplemento bagagli o i pasti e le bevande venduti a bordo rientrano in questi ricavi, che in base ad un'analisi preliminare condotta dalle due aziende di consulenza IdeaWork e Amadeus nell'ultimo anno sono aumentati del 43%. Una percentuale destinata ad aumentare.


Informarsi, tenersi aggiornati e qualche piccolo ‘trucchetto’ :shifty: possono aiutare a non cadere vittime del ‘sistema’. Un mondo dove non mancano novità positive, come nel caso dell’Alitalia che dal primo luglio, permette di portare in cabina fino a otto chili, ben tre in più rispetto alla normativa precedente. Ma anche una realtà dove gli aumenti sono all’ordine del giorno. E’ il caso di Ryanair, che per quanto riguarda i bagagli da mettere in stiva, quest'anno ha proposto il 'rincaro stagionale', con un aumento di cinque euro sui prezzi di listino. Così, se giungete in aeroporto e all'ultimo momento decidete di imbarcare una valigia di 20 chili, dovrete pagare 50 euro, il prezzo più elevato in assoluto. La buona notizia è che se davvero Michael O'Leary, il ‘guru’ della compagnia irlandese, riuscirà nell’intento di farci volare in piedi e di far pagare un 'pedaggio' per l'uso della toilette a bordo, ci sarà un'ulteriore riduzione del costo dei biglietti. Probabilmente un giorno si volerà gratis per permetterci di pagare tutti questi sovrapprezzi.

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